Francesco e il Sultano al Malik al Kamil
Francesco e il Sultano al Malik al Kamil

Francesco e il Sultano al Malik al Kamil

Fraternità fra tutti gli uomini

27 ottobre 2018, Giornata del Dialogo cristiano-islamico presso la Caritas Diocesana di Rimini

Allah dice nel Sacro Corano:

Wa-laqad karramnā banī ʾādama 

In verità abbiamo onorato i figli di Adamo (Surat Al-Isra’ 17:70)

Li-kullin jaʿalnā minkum shirʿatan wa-minhājan wa-law shāʾa llāhu la-jaʿalakum ʾummatan wāḥidatan wa-lākin li-yabluwakum fī mā ʾātākum fa-stabiqū l-khayrāti ʾilā llāhi marjiʿukum jamīʿan fa-yunabbiʾukum bi-mā kuntum fīhi takhtalifūna

Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via e un percorso. Se Allah avesse voluto, avrebbe fatto di voi una sola comunità. Vi ha voluto però provare con quel che vi ha dato. Gareggiate in opere buone: tutti ritornerete ad Allah ed Egli vi informerà a proposito delle cose sulle quali siete discordi. (Surat  Al Mâ’ida 5:48)

Laysū sawāʾan min ʾahli l-kitābi ʾummatun qāʾimatun yatlūna ʾāyāti llāhi ʾānāʾa l-layli wa-hum yasjudūna yuʾminūna bi-llāhi wa-l-yawmi l-ʾākhiri wa-yaʾmurūna bi-l-maʿrūfi wa-yanhawna ʿani l-munkari wa-yusāriʿūna fī l-khayrāti wa-ʾulāʾika mina ṣ-ṣāliḥīna wa-mā yafʿalū min khayrin fa-lan yukfarūhu wa-llāhu ʿalīmun bi-l-muttaqīna

Non sono tutti uguali. Tra la gente della Scrittura c’è una comunità che recita i segni di Allah durante la notte e si prosterna. Credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, raccomandano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole e gareggiano in opere di bene. Questi sono i devoti.(Surat  Al Imran, 3:113-115)

ʾāmana r-rasūlu bi-mā ʾunzila ʾilayhi min rabbihī wa-l-muʾminūna kullun ʾāmana bi-llāhi wa-malāʾikatihī wa-kutubihī wa-rusulihī lā nufarriqu bayna ʾaḥadin min rusulihī wa-qālū samiʿnā wa-ʾaṭaʿnā ghufrānaka rabbanā wa-ʾilayka l-maṣīru

Il Messaggero crede in quello che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Signore, come del resto i credenti: tutti credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri. “Non facciamo differenza alcuna tra i Suoi Messaggeri.” E dicono: “Abbiamo ascoltato e obbediamo. Perdono, Signore! E’ a Te, che tutto ritorna”. (Surat  Al-Baqara, 2:285)

Dai versi qui sopra citati, come da diversi altri, appare chiaro come sia esplicito nel Sacro Corano un riconoscimento verso tutte rivelazioni precedenti all’Islam, ed in modo particolare del Cristianesimo:

ʾInna lladhīna ʾāmanū wa-lladhīna hādū wa-n-naṣārā wa-ṣ-ṣābiʾīna man ʾāmana bi-llāhi wa-l-yawmi l-ʾākhiri wa-ʿamila ṣāliḥan fa-lahum ʾajruhum ʿinda rabbihim wa-lā khawfun ʿalayhim wa-lā hum yaḥzanūna.

In verità, coloro che credono, siano essi giudei, nazareni o sabei, tutti coloro che credono in Allah e nell’Ultimo Giorno e compiono il bene riceveranno il compenso presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti. (Surat  Al-Baqara, 2:62)

Gesù Cristo e la Vergine Maria si incontrano in circa 100 versetti del Corano, dei quali 26 menzionano Gesù Cristo, 11 il Messia, 36 la Vergine Maria, 12 il Vangelo (il Nuovo Testamento) e 14 i cristiani (nazareni)

Gesù, la Pace sia su di lui, è Verbo:

ʾIdh qālati l-malāʾikatu yā-maryamu ʾinna llāha yubashshiruki bi-kalimatin minhu smuhu l-masīḥu ʿīsā bnu maryama wajīhan fī d-dunyā wa-l-ʾākhirati wa-mina l-muqarrabīna

Quando gli angeli dissero: “O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui proveniente: il suo nome è il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’Altro, uno dei più vicini.  (Surat  Al-‘Imran, 3:45)

E Spirito di Dio:

Wa-llatī ʾaḥṣanat farjahā fa-nafakhnā fīhā min rūḥinā wa-jaʿalnāhā wa-bnahā ʾāyatan li-l-ʿālamīna

E [ricorda] colei che ha mantenuto la sua castità! Insufflammo in essa del Nostro Spirito e facemmo di lei e di suo figlio un segno per i mondi (I Profeti, 21:91)

E Maria, la Pace sia su di lei, è “… eletta tra tutte le donne del mondo”:

E quando gli angeli dissero: “In verità, o Maria, Allah ti ha eletta; ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo. (Surat  Al-‘Imran, 3:42)

Thumma qaffaynā ʿalā ʾāthārihim bi-rusulinā wa-qaffaynā bi-ʿīsā bni maryama wa-ʾātaynāhu l-ʾinjīla wa-jaʿalnā fī qulūbi lladhīna ttabaʿūhu raʾfatan wa-raḥmatan wa-rahbāniyyatan-i btadaʿūhā mā katabnāhā ʿalayhim ʾillā btighāʾa riḍwāni llāhi fa-mā raʿawhā ḥaqqa riʿāyatihā fa-ʾātaynā lladhīna ʾāmanū minhum ʾajrahum wa-kathīrun minhum fāsiqūna

Mandammo poi sulle loro orme i Nostri messaggeri e mandammo Gesù figlio di Maria, al quale demmo il Vangelo. Mettemmo nel cuore di coloro che lo seguirono dolcezza e compassione; il monachesimo, invece, lo istituirono da loro stessi, soltanto per ricercare il compiacimento di Allah. Non fummo Noi a prescriverlo. Ma non lo rispettarono come avrebbero dovuto. Demmo la loro ricompensa a quanti fra loro credettero, ma molti altri furono empi [Il Ferro, 57:27].

Il Profeta (la pace e la benedizione di Dio siano su di lui) mentre descriveva la sua ascensione al cielo (Miraj) disse: l’Arcangelo  Gabriele (la Pace sia su di lui) mi ha chiesto di scendere dal Buraq a Betlemme e mi ha detto di compiere una preghiera lì, dopo di che mi disse : “Sai dove hai pregato (O Messaggero di Allah)? Hai pregato a Betlemme dove ‘Isa (Gesù, la Pace sia su di lui) è nato”. [Sunan an Nasai’i: Hadith: 448]

Amina, la mamma del Profeta, così racconto il suo parto: “Ho visto donne alte, sembravano della tribù di Abd Manaf, si sono radunate intorno a me, non ho mai visto donne con volti più brillanti, una di loro si è fatta avanti, io mi sono appoggiata a lei e poi un altro si fece avanti e mi offrì una bevanda che era più bianca del latte, più fresca del ghiaccio e più dolce del miele, disse con amore: “Bevilo” e io bevvi, poi disse: “Bevine ancora” e così feci. Alla mia domanda [su chi fossero] mi risposero che erano Asia 1 e Mariam e con loro erano “huri del Paradiso” (Al Mohaib, 1: 112) (Anwar al Mohamadia, 33)

“A common word between us” 2

Dopo l’incauta affermazione di Papa Ratzinger a Ratisbona che, citando il Paleologo, disse: Mostrami quello che Muḥammad ha portato di nuovo, e lì troverai cose solo malvagie e inumane…” si era di fronte ad una provocazione che proveniva dalla massima autorità del Cristianesimo, rivolta alla massima autorità dell’Islam, il Profeta (la pace e la benedizione di Dio siano su di lui). Chissà quante migliaia di affermazioni del genere sono state profferite nei secoli, ma adesso il mondo è globalizzato e davvero il battito di un’ala di farfalla può causare un tornado da un’altra parte del mondo. Dio volle che provvidenzialmente questo incidente portasse le massime autorità religiose del mondo islamico, forzosamente separate dalla caduta dell’impero Ottomano in poi e costrette ad essere rese subalterne ad entità nazionalistiche che sono solo un retaggio nefasto del colonialismo delle potenze occidentali 3, a riunirsi e produrre una risposta comune 4 che prese il titolo di “A common word between us“.

Perché questo titolo? Perché vi è un verso del Sacro Corano che ci chiede di trovare quello che unisce:

Qul yā-ʾahla l-kitābi taʿālaw ʾilā kalimatin sawāʾin baynanā wa-baynakum ʾallā naʿbuda ʾillā llāha wa-lā nushrika bihī shayʾan wa-lā yattakhidha baʿḍunā baʿḍan ʾarbāban min dūni llāhi fa-ʾin tawallaw fa-qūlū shhadū bi-ʾannā muslimūna

Di’: “O gente della Scrittura, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e cioè] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori all’infuori di Allah”. Se poi volgono le spalle, allora dite: “Testimoniate che noi siamo musulmani”.  (Surat  Al-‘Imran, 3:64)

E quello che ci unisce è indubbiamente di più di quello che ci divide:

L’Antico Testamento dice:

Ascolta, O Israele: Il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno! (Deuteronomio 6:4)

Il Nuovo Testamento dice:

29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; 30 amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31 E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». Marco 12, 29-31

Allo stesso modo, Dio dice nel Sacro Corano:

Dì: Egli è Dio, l’Uno / Dio, sufficiente a Sé stesso. (Al-Ikhlas, Sura della sincerità 112:1-2).

…che non adoriamo altri che Dio, e non associamo a Lui cosa alcuna, e che nessuno di noi scelga altri signori accanto a Dio… (Aal ‘Imran, 3:64).

Come per l’Unità di Dio, l’amore per Lui e l’amore per il prossimo formano un terreno comune su cui Islam e Cristianesimo (ed Ebraismo) sono fondati.

Il primo pilastro di questo possibile percorso comune è quindi quello della comune fede nell’Unico Dio, il secondo pilastro è quello operativo, quello dell’amore verso il prossimo.

Il Profeta Muḥammad (la pace e la benedizione di Dio siano su di lui) disse:

Nessuno di voi avrà avuto fede fino a quando non avrà amato per suo fratello (oppure ha detto il vicino prossimo suo) ciò che ama per se stesso. Ṣaḥīḥ Muslim 45

Il servitore (di Dio) non raggiunge la realtà della fede finché non ama per la gente ciò che ama per se stesso. Fonte: Ṣaḥīḥ Ibn Ḥibbān 238.

Abu Huraira ha riferito: Il Messaggero di Allah, la pace e le benedizioni siano su di lui, ha detto: Non entrerete in Paradiso finché non crederete e non crederete finché non vi amerete l’un l’altro. Devo mostrarvi qualcosa che, se lo faceste, vi amereste a vicenda? Diffondete la pace tra di voi. Sahih Muslim 54

Per Colui nelle cui mani è la mia anima, non entrerete in Paradiso finché non vi sottometterete e non vi sottometterete finché non vi amerete l’un l’altro. Salutatevi con il saluto di pace e vi amerete a vicenda. Attenti all’odio, perché è un rasoio. Non dico che rade i capelli, ma piuttosto che taglia via la vostra religione. Bukhari, al-Adab al-Mufrad 260, Grado: Hasan

Chiunque desideri essere liberato dal fuoco dell’Inferno ed essere ammesso in Paradiso, muoia con fede in Allah e nell’Ultimo Giorno, e tratti la gente nel modo in cui lui vorrebbe essere trattato. Sahih Muslim 1844

Quelli che amo di più tra voi e quelli che si siederanno più vicini a me nel Giorno della Resurrezione sono i migliori di voi nel carattere.

Quando al Profeta (la pace e la benedizione di Dio siano su di lui) fu chiesto quale atto porti maggiormente le persone ad entrare in Paradiso, rispose: “La pietà ed il buon carattere”. (Sunan At-Tirmidhi: 2004; Sunan Ibn Maja: 4246)

La migliore casa è quella in cui un orfano viene trattato bene, e la peggiore casa è quella in cui un orfano viene maltrattato. (Ibn Majah)

Carta dei privilegi ai monaci del monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai 5

Nel 628 il profeta Muḥammad (la pace e la benedizione di Dio siano su di lui) concesse una carta dei privilegi ai monaci del monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai. Analoghi documenti furono redatti da a favore dei cristiani di Najran e dei  cristiani assiri.

Il documento può essere considerato un trattato moderno sui diritti umani, protegge chiaramente il diritto alla proprietà, la libertà di religione, la libertà di lavoro e la sicurezza della persona.

L’esegeta e storico Ibn Kathir riporta che il Profeta (la pace e la benedizione di Dio siano su di lui)  concedesse ai monaci del monastero di Santa Caterina, ai piedi del monte Sinai, la sua carta liberale con la quale venivano garantiti ai cristiani nobili e generosi privilegi e immunità. Si è impegnato e ha intimato ai suoi seguaci di proteggere i cristiani, di difendere le loro chiese e le dimore dei loro sacerdoti e di proteggerli da ogni ingiuria.

Non dovevano essere tassati ingiustamente; nessun vescovo doveva essere cacciato dalla sua diocesi; né cristiano doveva essere costretto a rifiutare la sua religione; nessun monaco doveva essere espulso dal suo monastero; nessun pellegrino doveva essere fermato dal suo pellegrinaggio; era proibito demolire le chiese cristiane per costruire moschee o case per i musulmani.

Le donne cristiane sposate ai musulmani dovevano godere della propria religione e non essere soggette a coercizioni o fastidi di alcun tipo. Se i cristiani dovessero aver bisogno di assistenza per la riparazione delle loro chiese o monasteri, o di qualsiasi altra questione riguardante la loro religione, i musulmani dovevano assisterli. Questo non doveva essere considerato come un supporto alla loro religione, ma semplicemente come rendere loro assistenza in circostanze speciali. Se i musulmani dovessero essere coinvolti in ostilità con cristiani esterni, nessun cristiano residente tra i musulmani dovrebbe essere trattato con disprezzo a causa del suo credo.

Il Profeta dichiarò che qualsiasi musulmano che violasse una qualsiasi clausola della carta dovesse essere considerato un trasgressore dei comandamenti di Allah, un violatore del suo testamento e negligente nella sua fede.

Il Profeta Muḥammad (*) disse:

“Tutti gli individui sono uguali, come uguali sono i denti di un pettine. Non c’è pretesa di superiorità di un Arabo sopra un non-Arabo, o di un bianco sopra un nero, o di un uomo sopra una donna.” Hadith riportato da Aḥmad ibn Hanbal, al-Musnad.

Appendice

Citazioni Coraniche su Gesù e Maria

SuraVerso
GESÙIIAl-Baqara (La Giovenca)87, 136, 253
IIIÂl ‘Imrân (La Famiglia di Imran)45, 52, 55, 59, 84
IVAn-Nisâ’ (Le Donne)157, 163, 171
VAl-Mâ’ida (La Tavola Imbandita)46, 78, 110, 112, 114, 116
VIAl-An’âm (Il Bestiame)85
XIXMaryam (Maria)30, 34
XXXIIIAl-Ahzâb (I Coalizzati)7
XLIIAsh-Shûrâ (La Consultazione)13
XLIIIAz-Zukhruf (Gli Ornamenti d’Oro)63
LVIIAl-Hadîd (Il Ferro)27
LXIAs-Saff (I Ranghi Serrati)6, 14
MARIAIIAl-Baqara (La Giovenca)87, 253
IIIÂl ‘Imrân (La Famiglia di Imran)36, 37, 42, 43, 44, 45
IVAn-Nisâ’ (Le Donne)156, 157, 171
VAl-Mâ’ida (La Tavola Imbandita)17, 46, 72, 75, 78, 110, 112, 114, 116
IXAt-Tawba (Il Pentimento o la Disapprovazione)31
XIXMaryam (Maria)16, 18, 27, 29, 34
XXIIIAl-Mu’minûn (I Credenti)50
XXXIIIAl-Ahzâb (I Coalizzati)7
XLIIIAz-Zukhruf (Gli Ornamenti d’Oro)57
LVIIAl-Hadîd (Il Ferro)27
LXIAs-Saff (I Ranghi Serrati)6, 14
LXVIAt-Tahrîm (L’Interdizione)12

1) La moglie del Faraone, che credette in Mosè (la pace sia su di loro)

3) Nell’Islam non esiste il concetto di stato nazionale, ma quella di “Umma”, la nazione dei credenti.

4) L’elenco dei firmatari https://www.acommonword.com/signatories/