L’oppressione più grande
As-Salāmu ‘alaykum wa raḥmatu Llāh.
A‘ūdhu bi-Llāhi mina sh-Shayṭāni r-rajīm. Bismi Llāhi r-Raḥmāni r-Raḥīm.
Waṣ–ṣalātu wa s-salāmu ‘alā Rasūlinā Muḥammadin Sayyidi l-Awwalīna wa l-Ākhirīn.
Madad yā Rasūla Llāh, madad yā Sādāti Aṣḥābi Rasūli Llāh, madad yā Mashāyikhinā, dastūr yā Shaykh ‘Abdu Llāh al-Fā’iz ad-Dāghistānī, Shaykh Muḥammad Nāẓim al-Ḥaqqānī. Madad.
Ṭarīqatunā ṣ–ṣuḥbah wa l-khayru fi l-jam‘iyyah
Allah ‘azza wa jalla ci tratta con la Sua grazia e il Suo favore. Ci tratta con misericordia, ma in cambio la gente compie il male la maggior parte delle volte. La maggior parte della gente opprime, e la più grande oppressione è lo shirk, associare ad Allah dei soci. Quello che è ancora peggio è che negano Allah, non riconoscendolo o accettandoLo. Stanno quindi opprimendo se stessi.
Ad Allah non piacciono i tiranni, e la loro fine non sarà buona. Soffriranno nell’Aldilà nel Giorno del Giudizio. Comincia con la Resurrezione, ma dopo la morte, lo stadio intermedio chiamato barzakh comincia nella tomba. Quando una persona chiude gli occhi, è saltata alla vera vita, e in quel momento risponderà per quello che ha fatto. Soffrirà la punizione per questo, e da quella punizione che gli verrà data nessuno potrà salvarlo. In questo mondo aveva la mente per considerare che si fosse pentito sarebbe stato bene, e che altrimenti avrebbe sofferto la punizione. Nessuno si sacrificherà per voi nell’Aldilà. Si sono sacrificati per voi in questo mondo. Per i loro genitori, padre o madre, o per i loro figli, molte persone si sacrificano, ma nell’Aldilà non c’è nulla del genere. Come leggiamo nel Corano, una nobile ayah dice:
Bismi Llāhi r-Raḥmāni r-Raḥīm,
يَوْمَ يَفِرُّ الْمَرْءُ مِنْ اَخ۪يهِۙ وَاُمِّهِ وَاَب۪يهِۙ وَصَاحِبَتِه۪ وَبَن۪يهِۜ
“Yawma yafirru l-mar’u min akhīhi wa ummihi wa bnihi wa ṣāḥibatihi wa banīhi” (Qur’ān 80:34-36).
Il Giorno in cui l’uomo fuggirà da suo fratello, da sua madre e da suo padre, dalla sua compagna e dai suoi figli.
Perché scapperà? Affinché essi non reclamino che fosse anche con loro e si attacchino a lui nell’Aldilà, perché in quel momento, sarà o paradiso o inferno, e quindi nessuno può sacrificarsi per gli altri nell’Aldilà. Che Allah ci mantenga salvi in questo mondo.
Un atto di adorazione che compiamo adesso non ha alcuna difficoltà rispetto a quanto ci impegniamo per il mondo. Non ha nessun dolore, ma la gente pensa che sono stati creati per servire questo mondo, e quindi spendono tutti i loro sforzi e forze per il mondo.
Ma i comandamenti di Allah non sono difficili da compiere, per i vecchi e giovani, gli ammalati e i sani, tutti possono compierli. Allah ha dato il permesso e ci ha dato facilità di conseguenza, il figlio dell’uomo in qualche modo non è in grado di farlo. Dice che è difficile.
Che Allah ce lo renda facile, ce lo faccia amare, di modo che Gli obbediamo e Lo adoriamo con amore, in sha’’Allah.
Wa min Allāhi t-tawfīq,
al-Fātiḥah
Ṣuḥbah di Shaykh Muḥammad Mehmet ‘Adil
22 Settembre 2020 / 04 Ṣafar 1442
Akbaba Dergah, Morning Prayer
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